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i Sileni, i Satiri, i Fauni. E con l’arte finisce l’espressione di sensualità racchiusa nella figura itifallica. Il rovescio di questi tetradrammi è simile a quello dei numeri 71-76, e qualcuno è dello stesso conio1. Perciò questo e il precedente esemplare (n. 77) sono contemporanei, e vanno collocati immediatamente dopo il n. 76.

Quello che poi per raffinatezza di gusto, slancio artistico e perfetta esecuzione e degno dell’epoca dei grandi artisti siciliani, è il seguente tetradramma:


114. — Arg., mill. 24.

D/ — Simile al precedente, ma di stile diverso.
R/ — Uomo in quadriga veloce; una piccola Nike gli vola incontro porgendogli una tavoletta. Nell’esergo cavallo marino.
Grammi 17,08, M. Br. (Cat. n. 48); gr. 17,35, Löbbecke; gr. 17,43, Napoli (Fiorelli, n. 4430); Monaco. Tav. IX, n. 14.

Qui tutto è mutato, capigliatura della Ninfa, forma dell’altare2, posizione del Sileno, e può dirsi che l’artista abbia creato questo tipo, nonostante avesse tanti esemplari dinanzi a sè. Questo tetradramma è importante per parecchi rispetti. Si è sempre sospettato che la Nike portasse scritta sulla tavoletta la firma dell’artista3, e il Weil4 pensò ad un’influenza del tipo di Eveneto. L’Evans lesse per la prima volta le iniziali di un nome d’artista

  1. L’esemplare del Löbbecke ha il rovescio dello stesso conio del n. 76 (Löbbecke).
  2. Salinas, Sul tipo dei tetradrammi di Segesta, pag. 10.
  3. Von Sallet, Die Künstlerinschriften auf Griechischen Münzen, pag. 49.
  4. Weil, Die Künstlerinschr. der sicilischen Münzen, taf. I, n. 14.