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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 223

424. — 1502, febbraio 19, Milano. — Concessione del Commissariato all’Ufficio delle monete in favore del giuresperito Cio. Agostino Porci [Reg. Panig., O. 157 t.].

    Il Porci era pavese e la sua impresa araldica è tra quelle edite nel «Ragionamento di Mons. Paolo Giovio sopra i motti e disegni d’armi, ecc. «(Venezia, Ziletti, 1556, p. 12).

425. — 1502, agosto 7, Milano. — Dimanda dei Milanesi a re Luigi XII colla quale, lamentando la mancanza di buona moneta indigena, e quindi l’introduzione e diffusione nello Stato, di monete erose d’altri paesi che inceppavano il plateale commercio, la città chiede la coniazione di nuova moneta legale, previa la riforma di alcuni decreti anteriori intorno alla medesima, dannosi e disonesti. [Biondelli. Nuovo documento storico ecc. in Arch. stor. lombardo. V. 1878, p. 188 e 202].

    «Ne Civitas pecunia aere contaminata repleatur, petitur provideri, quod monetae forenses non expendantur nisi secundum ordines antiquos; et quia hoc fieri non poterit, nisi monetae novae cudantur in presenti Civitate, petitur quod ad cecham laboretur; itemque deputentur aliqui qui moderentur decreta super ipsis monetis condita, inter quae sunt qunedam aspera et inhonesta». La risposta reale era: " providebitur in firma facienda novissime condiictoribus datiorum».

426. — 1504, ottobre 1.° — Lodovico XII fa grazia a Paolo della Torre e Paolo Meraviglia, inputati d’aver tosate monete d’oro e d’argento e spesele. [Trivulziana. Codice n. 1817, fol. 263 t.].

427. — 1505, gennaio 7, Milano. — Capitoli della zecca di Milano abbocata da Giovanni de’ Torretini di Lucca e compagni. [Archivio notarile di Milano, a rogito Mainardo de’ Grassi, nelle filze del notajo Zunico — Arch. di Stato. Finanze - Monete, cartella 846]1.


  1. L’Argelati ebbe già a pubblicare i capitoli dell’a. 1474 (cfr. n.302). I patti che qui sopra riportiamo, fin qui inediti, differenziano in diversi punti. Li riproduciamo per intiero anche perchè col nome del Torretini comincia la serie dei maestri della zecca di Milano offerta dalI’Argelati (III. App. p. 63) e riportata in Gnecchi. Monete di Milano, p. lxxxiij.