Pagina:Rivista italiana di numismatica 1895.djvu/251

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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 243
con lo stampo de tri zilii, sia tanta quantità quanto se voglia, in termino de giorni octo proximi, debia consignarle a la cecha o vero a le piaze del Domo e Broleto, dove sarà deputato persone experte quale li cernirano le bone da le cative, senza pagamento alcuno, e poy le cative li serano solamente tagliate et restituite insema con le bone, e in questo nessuno ardisca de manchare, perchè sei se ritrovarà poy, passato dicto termino de giorni octo, qualche persona che ne havesse haute de presente e non le havesse consignate da uno ducato in suxo, se li farà per pena de perdere tuta quella quantità de terline haverano hauto e più sotto quella mazore pena parirà a li deputati sopraciò, e quando diete terline non portarano siano da uno ducato in zoxo, perderano le diete terline e pagarano per una quatro bone; e questo se fa solamente per disperdere e consumare più che sia possibile le diete terline cative.
    E perchè ancora è devenuto a notitia che le stampe quale se adopereno ne le ceche circonstante sono facte per persone subdite de la regia Maestà e nel dominio de la prefata Regia Maestà, e se fano de esse stampe quasi a la similitudine de quelle se adopereno ne la cecha de Milano, per questo se fa publica crida et comandamento, e corno è dicto de sopra, che niuno olsa ne presuma far stampe ne spontoni per far stampe, per uso de alcuna cecha sia quale se voglia, se prima non bavera portato el disegno de esse stampe al offitio de monete, e poi hauta in scripto la licentia de potere esse stampe fabricare, sotto pena de ducati cento da essere applicati a la regia camera, per qualuncha ferro se troverà bavere facto da bora inante.
    Et ancora in nome de Sua Maestà se comanda ad qualuncha operarlo et monetario quale se ritrovarà laborare ne le ceche forestere, voglia e debia, sotto pena de privatione de non potere più operare et laborare ne la cecha regia de Milano, e debiano cessare de operare in dieta cecha e retornare nel termino de giorni octo, e sotto la medema pena non ardischano da bora inante laborare ne operare in diete ceche forastcre ne qualuncha desse senza licentia de li deputati sopra questo».

450. — 1511, aprile 14, Milano. — Grida sulle monete. [Reg. Panig., N. 264. — Bellati., Mss.].