Pagina:Rivista italiana di numismatica 1895.djvu/277

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atti della società numismatica italiana 269


Concorsi.


Avendo mostrato, e con compiacenza, il lato bello della medaglia, è giusto esporne, colla medesima franchezza, anche il lato oscuro. Pareva che l’esito brillante del primo concorso, esito che venne citato a titolo di lode e d’invidia anche da un periodico straniero, dovesse incoraggiare gli studiosi a presentare lavori pensati e torti anche pel secondo, per quello bandito dal nostro egregio Presidente, i cui termini scadevano colla fine del 1894. Vorremmo avere notizie brillanti da dare ai nostri Soci oggi convenuti; ma sventuratamente non possiamo che comunicar loro come i pochi lavori presentati siano stati trovati dalla Commissione, insufficienti tanto pel premio che per la pubblicazione. L’esito infelice di questo concorso non iscoraggio però il Conte Papadopoli, il quale, fiducioso nell’avvenire, ripete il concorso per l’anno 1895-96, nei termini qui in seguito espressi; ed anzi, al concorso del Presidente se ne aggiunge quest’anno un’altro per cura dei Vice-presidenti. A continuazione del primo concorso bandito dalla Società e sempre nello scopo di favorire lo studio delle monete italiane, i Vice-Presidenti fratelli Gnecchi aprono contemporaneamente un altro Concorso, che prenderà il N. 3, sulla Illustrazione di una zecca, o di parte di una zecca italiana, nei termini pure in seguito indicati.

Gli studiosi così avranno da scegliere, se non si sentono in lena di concorrere doppiamente.

Ecco pertanto i termini dei due concorsi:


Concorso Papadopoli.

(Concorso N. 2).


a) Il conte Nicolò Papadopoli, Presidente della Società Numismatica Italiana, bandisce un Concorso per una Memoria che proponga il sistema migliore e più pratico per ordinare le Collezioni di monete italiane, abbandonando l’ordine alfabetico e seguendo una ripartizione conforme alla storia ed alla geografia.

b) Il concorso è aperto ai numismatici d’ogni paese, ma i lavori devono essere scritti in italiano o in francese.

c) I concorrenti presenteranno i loro lavori anonimi, entro il Settembre 1896, alla Presidenza della Società Numismatica Italiana, muniti di un motto e della relativa scheda suggellata col