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il denaro pavese ed il suo corso in italia 59

Porremo termine coll’osservare che mentre coll’antico denaro pavese erano stati costituiti e rinnovati in tutta Italia buona parte dei censi camerali apostolici, nell’episcopato papiense all’incontro non ve ne ha alcuno in quella moneta, ma bensì ritrovansi tassati in Marabotini, in denari milanesi ed

    reno, purché ogni anno alla festa di S. Stefano paghi “unum denarium papiensem „ (valuta censuale futura), mentre il prefato vescovo “qui hunc libellum fieri rogavit pretium accepit sol. x inforziatorum „ (valuta corrente). Il denaro lucchese afforziato aveva sostituito nel Patrimonio di S. Pietro, nel 1131, il denaro milanese che aveva già cessato dì correre (loco cit. p. 15).

    Documenti romani.


        A dì a8 ottobre 1169 Nitto col consenso della moglie e di Rustico abate del monas. di S. Silvestro di Roma, cede a Giovanni cum zocculis la locazione di una pezza di vigna posta fuori la porta Pinciana per tre libre di provisini (provisini della Sciampagna, moneta corrente), e con l’obbligo verso il monastero del minor prezzo nel caso di vendita di xx denari pavesi (valuta futura). (Pergamena orig. dell’archivio del mon. di S. Silvestro in capite di Roma, n. 28. Nel R. Arch. di Stato di Roma. — Ai 20 decembre 1177, Gualterio col consenso della moglie e di Rustico abate del sudd. mon., il quale aveva ricevuto il commino di xxx provisini (valuta corrente;, cede a Tebaldo “unum tectum supra casalinum dicte ecclesie (S. Silvestro) „ per il prezzo di xviiij soldi di provisini (valuta corrente) e colla corrisposta annua di un denaro pavese (valuta censuale futura). (Ibidem: perg. n. 31). — Stefano abate del detto mon. di S. Silvestro, ai 10 febb. dell’anno 1196, dà a terza generazione a’ Paganello e Rainaldone una casa con orto posta in Roma nella regione di Trevi per il prezzo di cinquantadue soldi di buoni provisini (valuta corrente pagata alla stipulazione). Due denari pavesi per pensione annua; xij denari pavesi per il diritto del commino e x sol. di denari pavesi da pagarsi per ogni rinnovazione, (valuta futura). (Ibidem, perg. n. 44). — Lo stesso Stefano abate, etc. nel. 1203 13 febbraio loca a certa Tedora " unum argasterium positum regione campi Martis, pro xx solidis provisinorum „ (moneta corrente) per l’annua pensione " tres denarios papienses „ e pel commino “xxx denarios papienses „ (valuta futura). (Ibidem, perg. n. 55). — Anno 1214, i i marzo. Vendita dell’utile dominio di una vigna posta in Roma fuori di porta Pinciana per /libre sei e mezzo] di prov, del Senato (valuta corrente) e per annuo canone “unum denarium papiensem «(valuta futura). (Ibidem, perg. n. 68).