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reale minuto inedito della zecca di alghero 179

altre terre demaniali, ed anche in tutte le terre dei baroni e feudatari, sì ecclesiastici che secolari, della casa d’Aragona, poiché veridicamente informato essere la nuova moneta di grande utilità, ed aver arrecato molto giovamento allo stato di povertà in cui versava il regno di Sardegna.

Dai citati documenti rileviamo che, nonostante l’atto del 12 ottobre 1435, la zecca di Alghero non funzionò che dopo il privilegio del 15 maggio 1443, poiché in questo leggiamo della consuetudine pro preterito observata de cudendo dictam monetam in civitate et Castro Callarj; e che la nostra moneta venne coniata ad Alghero in seguito al privilegio concesso al maestro Colomer, poiché il suo peso di gr. 0,830 corrisponde al peso del reale minuto (gr. 0,851) da due denari, diciottesima parte del reale grosso, la cui coniazione venne stabilita con privilegio 27 gennaio 1442, privilegio confermato ed ampliato con carte 13 e 15 maggio 1443.

Altre monete vennero coniate ad Alghero durante il regno di Carlo V; due reali minuti col rovescio CIVITAS ALGERI, già posseduti dal prof. Bettinali di Sassari, che li donò a Monsignor C. Taggiasco, furono da questi compresi nella collezione di monete vendute a Roma nel marzo 18871; e nella mia modesta raccolta conservo altro esemplare del peso di gr. 0,760 che ha nel diritto + CARLO IMPERATOR

(sic). Scudo d’Aragona, e nel rovescio + ...AS ALGERI.

Croce patente dentro un contorno di due linee.


  1. Taggiasco (don Cesare). — Collezione di monete, medaglie, autografi ed oggetti d’arte antichi e moderni del Reverendissimo Monsignor don Cesare Taggiasco di Roma. Parte I, Roma, 1887; in-8, pag. 1, n. 1i e 2.