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considerare questo potere raccolto nelle mani di una persona naturale, di un uomo reale, che solo abbia diritto di disporne secondo le leggi, e che appellasi un monarca od un re.

Ben al contrario delle altre amministrazioni, in cui un essere collettivo rappresenta un individuo, in questa un individuo rappresenta un essere collettivo; di modo che l’unità morale che costituisce il principe, è nel tempo stesso una unità fisica, nella quale trovansi naturalmente riunite tutte le facoltà, che nell’altra riunisce la legge con tanti sforzi.

Così la volontà del popolo e la volontà del principe, la forza pubblica dello stato e la forza particolare del governo, tutto corrisponde al medesimo impulso, tutte le molle della macchina stanno nella medesima mano, tutto cammina verso lo stesso scopo; non vi sono movimenti contrarii che a vicenda si distruggano, e non si può immaginare nessuna sorta di costituzione, in cui un menomo sforzo produca una azione di maggiore momento. Archimede tranquillamente seduto sulla sponda, e traente a galla senza difficoltà un grande vascello, mi rappresenta un