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il sovrano contra il governo, come facevano a Roma i tribuni del popolo; qualche volta a sostenere il governo contra il popolo, come fa ora a Venezia il consiglio dei Dieci, e qualche volta a mantenere l’equilibrio da ambo i lati, come facevano gli Efori a Sparta.

Il tribunato non è una parte costitutiva della repubblica e non deve partecipar punto nè del potere legislativo nè dell’esecutivo: ma appunto perciò il suo potere è più grande, perchè non potendo far niente, può impedire tutto. Egli qual difensore delle leggi è più sacro e più onorato del principe, che le eseguisce, e del sovrano che le fa. Il che videsi chiarissimamente a Roma, quando quei fieri patrizi, i quali tennero sempre l’intero popolo a vile, furono costretti ad inchinarsi davanti un semplice uffiziale del popolo, che non aveva mè auspicii nè giurisdizione.

Il tribunato saviamente temperato è il più saldo appoggio di una buona costituzione; ma per poco sovrabbondi in forza, ei rovescia tutto. La debolezza non si addice alla sua natura e purchè ei sia qualche cosa, non è mai da meno di quel che occorre.