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per cui dicesi che Enrico IV abbia abbracciato la religione romana, la dovrebbe fare abbandonare ad ogni onest’uomo, e massime a qualunque principe, che sapesse ragionare.

    deve necessariamente usurpare in ogni religione intollerante, allora non è egli chiaro, che facendo egli valere a proposito l’autorità della chiesa, renderà vana quella del principe, il quale non avrà più sudditi fuorchè quelli che vorrà concedergli il clero? Padrone il clero di maritare o non le persone, secondo che avranno o non tale o tal altra dottrina, secondo che ammetteranno o non tale o tal altro formulario, secondo che gli saranno più o meno devote, conducendosi prudentemente e tenendo fermo, non è egli chiaro che ei solo disporrà delle eredità, delle cariche, dei cittadini, dello stato stesso, il quale non potrebbe sussistere, non più composto se non di bastardi? Ma dirassi, che si faranno dei richiami come d’abuso, che si citerà in giudizio, che si decreterà, che si porrà le mani addosso al temporale. Quale pietà! Il clero per poco che abbia non dirò di coraggio, ma di buon senso, lascierà fare e tirerà innanzi; lascierà tranquillamente far richiami, citare in giudizio, decretare, porre le mani addosso al temporale, e finirà per rimanere il padrone. Mi sembra che non sia un grande sacrifizio l’abbandonare una parte, quando si è certi di impadronirsi del tutto.