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ATTO PRIMO 82

certo. Ma pensaci bene, sir Giovanni, poni un suggello sulle tue labbra, e non profferire parola. Quest’officio esige silenzio, e il segreto più profondo. — La duchessa Eleonora mi dona oro perch’io le conduca la strega! L’oro vien sempre opportuno quand’anche dato fosse da una furia d’inferno. E da un altro lato eziandio io pesco oro. Essi... non oso nominarli, il ricco cardinale e il nuovo duca di Suffolk, conoscendo l’ambiziosa tempra di Eleonora, mi hanno comprato, ond’io trami segretamente la rovina della duchessa, e riempia la sua imaginazione di mostruosi sogni. Fu detto che un vero scaltrito non abbisogni di paraninfo: nondimeno io sarò il paraninfo e l’agente di Suffolk e del cardinale. Hume, se tu non vi attendi, arrischi di doverli chiamare entrambi una coppia di astuti scellerati. — Alla fine, questa è la condizione delle cose, e temo che il tradimento di Hume non sia lo scoglio di Eleonora, e la temerità di quella donna lo strumento della caduta di Umfredo. Che mi cale di ciò? Sia qual si vuole l’evento, l’oro non mi fallirà. (esce)

SCENA III.

Una stanza nel palazzo.

Entra Pietro ed altri artieri che recano petizioni.

Art. Amici, fermiamoci; milord Protettore verrà di qui frappoco, e potremo presentargli le nostre suppliche in forma.

Art. Iddio lo protegga, perocchè è un valentuomo! Gesù lo benedica! (entrano Suffolk e la regina Margherita)

Art. Egli qui viene, mi sembra, e la regina è con lui: io sarò il primo a parlargli.

Art. Arretrati, pazzo; questi è il duca di Suffolk, e non milord Protettore.

Suff. Ebbene, che v’è? Chiedete qualcosa?

Art. Vi prego, milord, di perdonarmi! Vi aveva creduto il Protettore.

Mar. (leggendo la soprascritta) A Milord Protettore! Son le vostre suppliche a lui dirette? Lasciate ch’io regga, qual’è la tua?

Art. Oh regina! abbiatemi mercè; chieggo giustizia contro Giacomo Goodman, uomo del cardinale, che mi ha spogliato della casa, delle terre, e della moglie.

Suff. Della moglie ancora? Ciò è turpemente vergognoso. — Che dite or voi? Che v’è qui? (legge) Contro il duca Suffolk per aver posto le barriere ai comuni di Melford. — Come, miserabile?