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Alcuni dotti del medio evo immaginarono ch'il Tetragrammato traesse origine dal verbo Hajà, o Havà, che vale fu, essere; e gli attribuirono il significato di Eterno; e questa traduzione fu adottata dal Mendelssohn, e dai suoi seguaci. E finalmente non mancò chi, abusando dell'accennata etimologia, pretese che il Dio di Mosè altro non fosse che quello di Spinosa, ossia l’Essere, l’Universo. (!!!)

Io non credo il sacro Nome derivato dal verbo Essere (veggasi la mia Grammatica della lingua ebraica, § 671), e lo traduco, con tutta l'antichità, il Signore.

È poi superfluo avvertire che il mio lavoro non è fatto per l'insegnamento primordiale dei nostri fanciulli, i quali studiano il Pentateuco sul testa originale, per apprenderne ad un tempo il contenuto e la lingua. Questi hanno d'uopo d'una versione assolutamente ad verbum, e tale da far conoscere il valore d'ogni singolo vocabolo ebraico, e degli affissi e suffissi che l'accompagnano; versione che i Maestri potranno facilmente ricavare dalla presente traduzione. Il significato d'ogni parola è ciò che più importa che bene imprimasi nella memoria dei principianti.

Possa questa mia fatica rianimare alquanto l'amore degli studj biblici, e far quindi tornare in onore le antiche virtù, la semplicità dei costumi, la sodezza dei pensieri; liberarci dalle illusioni della funesta intemperanza, e del rovinoso sfarzo; farci in somma amare una morale ed una saggezza, fondate sul timore di Dio, e sopra un sincero e sentito amore del prossimo, anzichè la morale e la saggezza della vanità, o del tornaconto, fondate sulle ristrette idee delle passioni, che han la veduta corta d'una spanna.

Padova, 3 Giugno 1858.

S. D. Luzzato