Pagina:Salgari - Gli scorridori del mare.djvu/65

Da Wikisource.

gli scorridori del mare 53

mi avrebbero arrostito come un pollo, se non fossero giunti in tempo i miei marinai.

— Allora non siete più in collera con me? — disse il capitano, tendendogli la mano.

— No, — disse il secondo, stringendogliela calorosamente.

— Eccoci di nuovo amici, — esclamò Solilach, allegramente.

— Oh sì, e per sempre.

Il capitano lasciò il secondo e si diresse verso prora a discorrere coll’ufficiale della pace fatta.

In quanto al secondo, rimase al suo posto, ma chi l’avesse osservato in quel momento, avrebbe veduto un sorriso ironico spuntargli sulle labbra.

La navigazione continuava sempre, e con bastante rapidità. Il vento, che si manteneva favorevole, spingeva la Garonna con una velocità media di otto nodi all’ora. L’equipaggio intero se ne stava inoperoso, e passava il tempo fumando, giuocando al monte o narrandosi delle storielle degne dei favolosi racconti di Mille e una notte.

Il 12 dicembre, un marinaio che era salito in crocetta dell’albero di maestra, intravide una terra a diciotto o venti miglia e s’affrettò a segnalarla.

Il capitano, seguito dall’ufficiale, corse alla murata di babordo, salì sul capo di banda e guardò. Tosto intravide fra le brume un picco elevato, il quale si staccava vivamente sull’azzurro puro del cielo.

— È un’isola? — chiese l’ufficiale.

— Sì, — rispose Solilach.

— Quale supponete che sia?

— Deve esser S. Paolo; però, aspettate che vada a prendere il sestante.

Un momento dopo comparve sul ponte; rilevò l’altezza del sole, poichè questo si trovava al mezzodì, poi disse:

— Siamo di fronte all’isola di S. Paolo.

— Siamo adunque quasi a metà via, — disse l’ufficiale.

— Circa, — rispose Solilach, chiudendo l’istrumento in un cassetto.

— Se il vento continua a mantenersi buono, in una ventina e forse meno di giorni, noi giungeremo a Cuba.

— Forse, amico mio. Questa mattina ho osservato che il barometro aveva una tendenza ad abbassarsi.

— In qual porto approderemo?

— Presso Santiago, — rispose Solilach.

— Non entriamo nel porto adunque?

— Non sarebbe prudente in causa dei numerosi vascelli inglesi e francesi che colà si trovano, e degli incrociatori.