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100 E. SALGARI

Harris. — Ha rinunciato alle armi già da parecchi anni e non si occupa che della sua sventurata moglie.

— Perchè sventurata? — chiese Blunt.

— È cieca. Gli Apaches le hanno bruciati gli occhi. Mi pare impossibile che non abbiate mai udito parlare del signor Pelton, uno dei più tremendi avversari che abbiano avuto gl’indiani.

— Non conosco la sua storia.

— È vero che risale al 1844, — disse Harris. — In quel tempo il signor Pelton non era altro che un semplice volontario dell’esercito dell’Unione, e soltanto più tardi, dopo la guerra col Messico, fu creato colonnello per le grandi prove di coraggio date sui campi di battaglia.

Si era innamorato di una graziosa messicana, la signora d’Albequin che aveva una hacienda presso il forte Macrae, a breve distanza dalla frontiera, e, dopo due anni, l’aveva sposata.

La coppia felice, dopo pochi mesi, aveva deciso di recarsi alle sorgenti calde, lontane appena sei miglia dal forte, per scegliere alcuni terreni che intendevano acquistare. Erano accompagnati dalla madre della sposa e da un drappello di venti soldati.

La gita si era compiuta senza cattivi incontri; anzi, rassicurati pienamente, avevano approfittato della vicinanza delle sorgenti calde per prendere un bagno. Ad un tratto, ua freccia fischiò ai loro orecchi, seguita subito da molte altre, poi una torma di Apaches sbucò fra le rupi, precipitandosi furiosamente addosso ai bagnanti.

Parecchi soldati erano caduti trafitti, altri, spaventati, si erano dati a fuga precipitosa, non avendo avuto il tempo di afferrare le armi.

La signora d’Albequin e sua madre erano pure rimaste ferite; il colonnello invece era sfuggito miracolosamente a quella grandine di dardi. Coraggioso come era, aveva lestamente attraversato il bacino e si era impadronito del suo fucile.

Per parecchi minuti il prode soldato tenne testa a quei demoni, sparando senza tregua, uccidendone parecchi, fra cui il capo dell’orda; poi ferito replicatamente dai tomahawks che gli venivano scagliati addosso, era stato costretto a gettarsi in acqua per sfuggire alla morte.

Gli Apaches, temendo che giungessero altri soldati, si erano quasi subito ritirati; il colonnello, qualche ora dopo, potè quindi lasciare le rocce dell’opposta sponda dove si era rifugiato, e tornare sul campo della lotta. Sua moglie, che aveva veduta cadere trafitta dalle frecce era scomparsa; la madre di lei ed i soldati erano stati finiti a colpi di scure e poscia scotennati.

— Miserabili! — esclamò Blunt. — Sono peggiori delle tigri questi Apaches?