Pagina:Salgari - La Sovrana del Campo d'Oro.djvu/166

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profumo che esala, che non valga meno d’uno di maiale. Che grasso hanno quei bestioni!

— Porta dunque, e tu, Buck, cerca nelle fonde della mia sella. Vi dev’essere qualche bottiglia di whisky, se non m’inganno. Dopo faremo una bella dormita a dispetto dell’uragano.

Il corriere che aveva compiuto veri miracoli, bruciando pezzi di legname e ossa insieme, stese a terra la pelle d’una gualdrappa e, su alcune foglie che un cow-boy aveva staccato da una pianta che cresceva presso la caverna, depose l’enorme prosciutto, abbastanza ben cucinato.

Buffalo Bill lo tagliò, e ne diede a ciascuno un pezzo, offrendo il primo ad Annie.

Avevano appena terminata quella colazione mattutina, poichè l’alba non era lontana, quando all’esterno si udì uno scrosciare assordante. Pareva che centinaia e centinaia di torrenti precipitassero lungo i fianchi delle rupi, mentre tuoni formidabili si ripercuotevano entro le caverne.

Dalle finestre irregolari, aperte sull’abisso, entravano folate di vento e sprazzi abbaglianti di luce che facevano sobbalzare i cavalli raggruppati in un angolo.

Buffalo Bill, che si era spinto verso l’entrata del rifugio assieme con Buck Taylor, era quasi subito rientrato, dicendo:

— È un ciclone che si rovescia sul Gran Cañon. Lasciamolo passare.

Con le coperte delle gualdrappe improvvisò in un canto della sala, dietro un cumulo di macerie, un giaciglio per la fanciulla, ponendovi una sella per guanciale. Era tutto quello che poteva fare, poichè tali sono i letti dei cow-boys.

Anche Blunt e Harris, che erano stanchissimi, si erano coricati su di una semplice coperta, ed il corriere e parecchi cow-boys li avevano imitati. Il colonnello e Buck Taylor, che pareva non sentissero affatto bisogno di riposare, si erano invece spinti nuovamente verso l’apertura, attraverso la quale le raffiche s’ingolfavano con tremendi ruggiti, minacciando di spegnere il fuoco.

Fuori, i lampi si succedevano ai lampi, con un crescendo spaventoso, e si udivano rombi terribili, come se tutte le rocce precipitassero nell’immenso baratro aperto dal Colorado; risuonavano sibili e ruggiti formidabili, come se in alto s’incrociassero centinaia di correnti d’aria, provenienti da direzioni diverse.

— Che cosa sta per succedere? — chiese Buck Taylor, che cercava di sporgere la testa fuori dell’arcata.

— Un ciclone, spaventevole senza dubbio, piomba sul Gran Cañon, — rispoae Buffalo Bill. — In realtà, io non sono molto tranquillo, quantunque noi siamo al coperto.