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LA SOVRANA DEL CAMPO D'ORO 17

mavano semplicemente Simone. Oggi sono il Re dei Granchi. Un re ed una sovrana!... Ecco una coppia bene assortita, non vi pare?

L’ingegnere aveva alzato un pugno e stava per scagliarsi contro il negro, quando lo scrivano con una mossa improvvisa si gettò fra i due rivali, dicendo:

— Non fate accorrere i policemen; guastereste le vostre faccende. Guardate, già la gente si ferma e vi osserva.

— Avete ragione, signor Harry, — disse Guglielmo Harris, facendo appello al suo sangue freddo.

— Volete seguirmi nella mia scialuppa a vapore? — chiese il negro, che non aveva perduto un atomo della sua calma. — Là potremo parlare a nostro agio e discutere senza che altri ascoltino le nostre parole.

Signor Harris, avete mai visitato i villaggi del Rio Granchio? Sono interessanti e poi, quando saremo colà, vi mostrerò una cosa che modificherà forse le vostre idee. In un’ora e mezza ci saremo e la spiaggia non è che a cento passi.

— Io venire con voi! — esclamò l’ingegnere.

— E perchè no, signor Harris? — disse Harry. — Sono appena le sei e la notte rimarrà a nostra disposizione per completare i nostri progetti. Questa gita vi farà bene, quantunque vi possa sembrare inopportuna in questo momento.

L’ingegnere, messo anche un po’ in curiosità dalle parole del negro, e prevedendo che miss Annie sarebbe stata in giuoco, dopo una breve esitazione, rispose:

— Sia pure ma vi avverto che sono armato e che la mia rivoltella contiene sei palle.

— Ed anch’io, — aggiunse lo scrivano.

— Quindi, — rispose l’ingegnere, — se avete l’idea di trarmi in qualche agguato, siete avvertito che non vi risparmierò.

— Il Re dei Granchi non sarà così sciocco da compromettersi, — rispose il negro, mostrando i suoi denti più bianchi dell’avorio e così acuti da sfidare quelli d’una lupa. — Favorite seguirmi.

Quel singolare individuo, negro di razza, cinese per costume, si diresse verso il quai, non senza destare una viva curiosità fra le persone che incontrava e si fermò dinanzi ad una piccola scialuppa a vapore, di forme eleganti montata da quattro negri di forme massicce, vestiti da marinai americani.

— Salite, signori, — disse il Re dei Granchi. — Vi è posto per sei persone, quindi starete comodi.

L’ingegnere e lo scrivano entrarono nella scialuppa e si sedettero sul banco di prora che era imbottito di velluto rosso, mentre il negro si collocava a poppa, alla barra del timone.

La leggera imbarcazione si staccò dalla gettata e filò rapidissima