Pagina:Salgari - La Sovrana del Campo d'Oro.djvu/26

Da Wikisource.
24 E. SALGARI


— Bene, — disse ad un tratto. — Il piano di guerra è fatto. Un generale dello stato maggiore non sarebbe stato capace di tanto, ve lo assicuro, signor Harris.

L’ingegnere aveva abbassate le mani ed aveva guardato il giovane.

— Di quale piano di guerra parlate, signor Blunt? — gli chiese.

— Signor Harris, — disse lo scrivano accostandogli la bocca ad un orecchio, — non preoccupatevi e tornate allegro. Vi prometto di fare un bel tiro a quella pelle negra. Domani, all’asta, non avrete più quel competitore.

— Vorreste ucciderlo?

— Oh no!... Non desidero affatto aver da fare colla polizia; vi ripeto però che mastro Simone non comparirà domani nella sala del Club Femminile.

— Spiegatevi meglio.

— Lasciate che serbi il mio segreto, per ora. Accompagnatemi dal notaio, poi lasciatemi libero. Devo andare a trovare un mio amico farmacista...

— Non venite con me a Cartown?

— Giungeremo troppo tardi per poter essere ricevuti da miss Annie; questi negri hanno rallentata la marcia, e certo per ordine del padrone. Non saremo a S. Francisco prima di mezzanotte.... Ah!... Diavolo! Ed il notaio? Non avevo pensato a ciò e dovrò attendere fino a domani mattina per incassare i miei ventimila dollari, mentre questa sera avrei bisogno...

— Vi occorre del denaro, Blunt? Parlate liberamente.

— Una ventina di dollari almeno.

L’ingegnere aprì il portafoglio e levò un biglietto da cento.

— Prendete, Blunt, meglio averne di più che di meno. Se non vi bastassero, venite a casa mia.

— Ne ho ad esuberanza, — rispose il bravo giovane, arrossendo. — Ve ne darò diciannovemila e novecento domani, quantunque sia certo che nessuno si presenterà a lottare con voi.

— Ci sarà quel negro, — disse l’ingegnere con voce triste.

— No, ve l’assicuro.

— Spiegatemi il vostro piano, dunque.

— A domani e fidatevi di me, signor Harris. Dovesse essere quel dannato negro anche il diavolo, non sfuggirebbe al tranello che gli preparerò io. Ora silenzio e aspettate domani, tranquillo e sicuro della vostra vittoria.

La scialuppa che aveva sempre rallentato, come aveva previsto lo scrivano, non giunse a S. Francisco che un quarto d’ora prima della mezzanotte, troppo tardi ormai per recarsi dal notaio e soprattutto a Cartown.