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30 E. SALGARI


E vi sono anche dei negozi, dove si può trovare qualunque cosa come a S. Francisco. Che più? Vi è perfino un caffè aperto da un intraprendente giapponese che fa affari d’oro.

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L’ingegnere Harris e lo scrivano, comodamente sdraiati in una carrozza tirata da due vigorosi cavalli, appena usciti da S. Francisco, avevano dato ordine al cocchiere di portarli senza ritardo a Cartown.

Entrambi erano allegrissimi, soprattutto il secondo, che rideva a crepapelle, pensando al tiro birbone giuocato al Re dei Granchi.

— Sarà furioso, se a quest’ora si è svegliato, — diceva ad Harris. — Vorrei vedere in questo momento che occhiacci ha.

— Siete più sicuro presso di me, su questa carrozza, che al bar, — rispondeva l’ingegnere. — Quel negro deve essere un briccone capace di torcervi il collo o di cacciarvi in corpo sei palle, senza nemmeno gridarvi: badate.

— Ne sono persuaso anch’io, signor Harris, e penso che farò bene ad alzare al più presto i tacchi ed andarmene lontano, giacchè non vi sono stati necessari i miei ventimila dollari.

— Ma che tiro birbone avete giuocato al negro? Non me lo avete ancora spiegato, mio bravo giovane.

— L’ho semplicemente ubriacato con un sigaro cubano, sotto la cui foglia avevo fatto nascondere, da un mio amico farmacista, un pezzettino d’oppio in pasta.

— E si è lasciato cogliere da voi senza alcuna diffidenza? — chiese l’ingegnere, con stupore.

— Avevo avuta la precauzione di farmi accompagnare da due negri, che un tempo erano stati suoi amici, avendo lavorato insieme nel porto.

— E come li avevate scovati?

— Me li aveva indicati il mio amico farmacista, il quale sembra che conoscesse perfettamente la storia del Re dei Granchi. Ho promesso ai due negri dieci dollari ciascuno se riuscivano a condurre al bar il loro compatriota, facendo loro credere che desideravo avere un colloquio per un certo affare di granchi.

— E tutti hanno abboccato all’amo!...

— Come veri granchi, — disse Blunt, schiattando dalle risa.

— Che potrò fare per voi, mio bravo amico? — chiese Harris, con voce commossa.

— Voi conoscete l’Arizona, mi avete detto.

— Ho diretto i lavori in una di quelle ricchissime miniere d’argento per tre anni di seguito.

— Vorrei semplicemente sapere se è vero che in quello Stato