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Pagina:Sannazzaro, Iacopo – Opere volgari, 1961 – BEIC 1914951.djvu/275

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predica de’ xii eremiti 269


e squaglia como neve       intorno al sole.
Notate mie parole       e siate umane,
non ve mostrate strane       né crudeli
agli amanti fideli.       Apri l’orecchia:
tu presto serai vecchia       in disfavore;
risguarda come un fiore,       che oggi è verde,
in breve tempo perde       la verdezza,
et ogni uom lo disprezza,       poi ch’è guasto;
la bellezza e lo fasto       presto manca.
La mia lingua è già stanca,       io fazzo fine;
vui, donne pellegrine,       state, a dio,
e lo consiglio mio       ognun ritegna,
ché cruda voglia in gentil cor non regna.