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102 l'istoria del concilio tridentino


di tutte le cose comuni: e se ben tra loro fu renovata la confederazione, dal canto però del pontefice non vi era intiera sodisfazione, per la libertá di religione concessa in Germania, come s’è detto, e perché non erano concordi nella materia del concilio. Perseverava l’imperator, conforme alla proposizione dell’ambasciator suo l’anno inanzi, richiedendo concilio tale che potesse medicar i mali di Germania: il che non poteva esser, se li protestanti non vi avevano dentro parte. Il pontefice insisteva nella deliberazione d’allora, che non averebbe voluto concilio di sorte alcuna; ma pure, quando vi fosse stato necessitá di farlo, che non si celebrasse fuori d’Italia, e che non vi avessero voto deliberativo se non quelli che le leggi pontificie determinano. Alla volontá del pontefice Cesare si sarebbe accomodato, quando si fosse trovato via di operare che li protestanti si fossero contentati; e per certificar di ciò il pontefice, propose che mandasse in Germania un noncio, ed egli un ambasciatore, per trovar forma e temperamento a queste difficoltá, promettendo che l’ambasciator suo si reggerebbe secondo la volontá del noncio. Il pontefice ricevette il partito, non però pienamente sodisfatto dell’imperatore, tenendo per fermo che, quando l’ufficio di ambidue li ministri non avesse sortito effetto, Carlo averebbe cercato che la Germania avesse sodisfazione; e d’allora risolvè Clemente di restringersi col re di Francia, per poter con quel mezzo metter sempre impedimento a quello che l’imperator proponesse.

In esecuzione del partito proposto e accettato, dopo la Pasca del ’33 mandò il pontefice Ugo Rangone vescovo di Reggio; il quale, andato con un ambasciator di Cesare a Giovanni Federico elettore di Sassonia, che pochi mesi inanzi era successo al morto padre, come principale dei protestanti, espose la sua commissione. Che Clemente dal principio del suo pontificato sempre aveva sopra le altre cose desiderato

che le differenzie della religione nate in Germania si componessero, e perciò vi aveva mandato molte persone eruditissime; e se ben la fatica loro non era riuscita, ebbe il pon-