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160 l'istoria del concilio tridentino


nell’una e nell’altra materia nella dieta che doveva esser in Spira nel principio dell’anno seguente, e che il concilio si facesse in Vicenza, sí come giá fu appuntato. Significò il papa la risoluzione al senato veneto, al quale non pareva piú per diversi rispetti esser a proposito che concorresse in quella cittá tanta moltitudine, e che si trattasse della guerra de’ turchi, come s’averebbe al sicuro fatto, o con fine di farla in effetto, o per bella apparenza solamente. Laonde rispose che per raccordo fatto da loro nuovamente col Turco, variati li rispetti, non potevano restare nella stessa deliberazione, perché si sarebbe generato nella mente di Solimano sospetto che procurassero di fare congiurar li prencipi cristiani contra lui. Onde convenne al papa far altro disegno. Ma il cardinale Contarini patí molte calonnie nella corte romana, dove era nata opinione che egli avesse qualche affetto alle cose luterane; e quelli che meno mal parlavano di lui, dicevano che non si era opposto quanto conveniva, e che aveva messo in pericolo l’autoritá pontificia. Il papa non si tenne servito da lui, se ben era difeso con tutti li spiriti dal cardinale Fregoso; ma ritornato al pontefice, che si ritrovava in Lucca aspettando quivi l’imperatore, e reso conto della legazione, gli diede sodisfazione pienissima.

In questo stato di cose fini l’anno 1541, e nel seguente mandò il pontefice a Spira (dove in presenza di Ferdinando la dieta si teneva) Giovanni Morone vescovo di Modena. Il quale, seguendo la commissione datagli quanto al concilio, espose: la mente del pontefice essere la medesima che per il passato, cioè che il concilio pur una volta si facesse; che l’aveva sospeso con volontá di Cesare, per aprire inanzi qualche adito di concordia in Germania; la quale vedendo essere stata vanamente tentata, egli ritornava alla deliberazione di prima di non differirne la celebrazione. Ma quanto al congregarlo in Germania, non si poteva compiacerli, perché egli voleva intervenirvi personalmente, e la etá sua, e la longhezza della strada, e la mutazione tanto diversa dell’aria ostaria al

transferirsi in quella regione, la quale non pareva manco