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CAPITOLO IV

(aprile-giugno 1546).

[Quarta sessione: i due decreti dogmatici sulle Scritture canoniche e sull’edizione, interpretazione, uso dei libri sacri. — Lettura delle lettere di credenza degli oratori cesarei. — Critiche mosse in Germania ai lavori del concilio. — Istruzioni da Roma ai legati conciliari. — Il papa insiste per l’intervento dei prelati svizzeri al concilio. — Scomunica dell’elettore arcivescovo di Colonia. — In Germania si insiste per un concilio nazionale. — Tentativi della parte imperiale al concilio per rinviare la trattazione e decisione di materie dogmatiche. — Si fissa per la sessione successiva l’articolo del peccato originale. — Modifiche per sollecitare i lavori del concilio. — Riprendesi a trattare delle cattedre religiose e della predicazione. — Contrasto fra i vescovi e gli ecclesiastici regolari sui privilegi monacali nell’insegnamento religioso e nella predicazione. — Il papa mostrasi favorevole a conservarli, per limitare il potere vescovile. — Articoli luterani sul peccato originale. — Discussioni sulla natura, la trasmissione, le conseguenze, la cancellazione, la pena del medesimo. — Opinioni del Catarino, del Soto, del Marinari. — Difficoltá nella formazione del decreto. — Disputa tra domenicani e francescani sull’Immacolata Concezione: processo storico della questione.]

Ma venuto il giorno degli 8 aprile destinato alla sessione, fu celebrata la messa dello Spirito Santo da Salvator Alepo, arcivescovo di Torre in Sardegna, e fatto il sermone da frate Agostino aretino, generale de’ Servi; e presi paramenti pontificali e fatte le solite letanie e preci, furono letti li decreti dall’arcivescovo celebrante. Il primo de’ quali in sostanza contiene che la sinodo, mirando a conservar la puritá dell’Evangelio promesso dalli profeti, pubblicato da Cristo e predicato dagli apostoli come fonte d’ogni veritá e disciplina de costumi, la qual veritá e disciplina conoscendo contenersi nei libri e tradizioni non scritte, ricevute dagli apostoli dalla


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