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380 l'istoria del concilio tridentino


abbia virtú di produrla ex opere operato, ma perché il recipiente non è capace, per esser occupato da una qualitá contraria.

Ma convenendo tutti in questo, erano differenti perché li dominicani asserivano che, quantonque la grazia sia una qualitá spirituale creata immediate da Dio, nondimeno nelli sacramenti è una virtú instrumentale ed effettiva, la quale causa nell’anima una disposizione per riceverla; e pertanto si dice che contengono la grazia, non che sia in loro come in un vaso, ma come l’effetto è nella sua causa, adducendo un sottil esempio: sí come lo scalpello è attivo non solo nello scagliare la pietra, ma anco nel dar la forma alla statua. Li francescani dicevano non potersi capire come Dio, causa spirituale, per un effetto spirituale, che è la grazia, adoperi istromento corporeo: assolutamente negavano ogni virtú effettiva o dispositiva nei sacramenti, dicendo che l’efficacia loro d’altro non viene se non perché Dio ha promesso che qualonque volta sará ministrato il sacramento, egli donerá la grazia. Per il che si dice contenerla come in segno efficace, non per virtú che sia in lui, ma per la divina promissione d’una infallibile assistenza a quel ministerio; il quale perciò è causa, perché, quello posto, segue l’effetto non per virtú che in lui sia, ma per promessa divina di donar la grazia allora, sí come il merito si dice causa del premio, non per attivitá alcuna. Il che non solo provavano per l’autoritá di Scoto e di san Bonaventura loro teologi, ma per quella anco di san Bernardo, qual dice che si riceve la grazia per li sacramenti, sí come il canonico s’investe per il libro e il vescovo per l’anello. La prolissitá con che erano esposte le ragioni da ambe le parti era grande, e non minore l’acrimonia. Censuravansi fra loro: li dominicani dicevano che l’altro parere era prossimo al luterano, e gli altri che il loro essendo impossibile, dava materia agli eretici di calunniare la Chiesa. Non fu possibile ad alcuni buoni prelati metter concordia, con dire che, essendo concordi nella conclusione che li sacramenti contengono e sono causa della grazia, poco importasse dirlo piú in un modo che nell’altro; anzi che meglio fosse, non descendendo ad alcuno di essi, star nell’uni-