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libro primo - capitolo iv 89


riuscito, fece fare una confutazione della scrittura dei protestanti ed un’altra a parte di quella che produssero le cittá: e convocata tutta la dieta, disse alli protestanti d’aver considerato la confessione presentatali e dato ordine ad alcuni pii ed eruditi di doverne far il loro giudicio. E qui fece leggere una confutazione di essa, nella quale, tassate molte delle opinioni loro, nel fine si confessava nella chiesa romana esser alcune cose che meritavano emendazione, alle quali Cesare prometteva che sarebbe provveduto; e però dovessero li protestanti rimettersi a lui e ritornar alla Chiesa, certificandoli che ottenirebbono ogni loro giusta dimanda: ma, altrimenti facendo, egli non mancherebbe di mostrarsi protettore e defensore di quella.

Li prencipi protestanti si offerirono pronti per far tutto quello che si poteva, salva la conscienzia, e, se con la Scrittura divina in mano li fosse mostrato esser qualche errore nella loro dottrina, di correggerlo; o se vi fosse bisogno di maggior dechiarazione, dechiararla. E perché, delli capi proposti da loro, alcuni nella confutazione gli erano concessi, altri rifiutati, se della confutazione li fosse data copia, si esplicherebbono piú chiaramente.

Dopo molte trattazioni, finalmente furono eletti sette delli cattolici e sette delli protestanti, i quali conferissero insieme per trovar modo di composizione; né potendo convenire, il numero fu restretto a tre per parte; e se ben furono accordati alcuni pochi ponti di dottrina meno importanti e altre cose leggieri appartenenti ad alcuni riti, finalmente si vide che la conferenza non poteva in modo alcuno terminar a concordia, perché nessuna delle parti si disponeva a conceder le cose importanti all’altra. Consumati molti giorni in questa trattazione, fu letta la confutazione della confessione presentata dalle cittá; la qual udita, gli ambasciatori di quelle risposero che erano recitati molti articoli della loro scrittura altrimenti che da loro erano stati scritti, e tirate a cattivo senso molte altre delle cose da loro proposte, per renderli odiosi: alle qual

obiezioni tutte averebbono risposto, se li fosse data copia della