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230 l'istoria del concilio di trento


protestato che Ferdinando con gli elettori averebbeno determinato quello che fosse stato di dignitá dell’Imperio. Ricercò il Gusmano di novo audienza, la qual il papa gli concesse in privato, e non come ad ambasciator cesareo; e uditolo narrare quanto aveva in instruzione, e quello che gli era scritto dall’imperatore, rispose che le cose considerate dalli cardinali erano molto importanti e che non poteva risolversene cosí presto: che averebbe mandato un noncio alla Maestá cesarea di Carlo V; tra tanto, se egli aveva commissione dal suo padrone di partire, partisse, e protestasse tutto quello che gli pareva. Per il che l’ambasciator, fatta la protesta, si partí; e se ben l’istesso anno morí Carlo il 21 settembre, non fu possibile che il papa si rimovesse dalla deliberazione fatta.

Essendo cresciuto in questo tempo nella Francia il numero di quelli che «riformati» si chiamavano, crebbe anco in loro l’animo; ed accostumandosi nella cittá di Parigi che la sera della state il popolo in gran moltitudine esce dal borgo San Germano in una campagna a pigliar il fresco e diportarsi con diverse sorti di giuochi, quei della nova religione si diedero, in vece di giuochi, a cantar i salmi di David in versi francesi; di che la moltitudine per la novitá prima rise, poi anco lasciati li giuochi s’aggionse a quei che cantavano; e camminò cosí inanzi la novitá che, levato a fatto il giuoco, tutto il solazzo fu convertito in quel canto; anzi il numero di quelli che s’adunavano a quel luoco incominciò ad accrescer piú del solito. Il noncio del pontefice portò all’orecchie del re la novitá, come cosa perniciosa e pericolosa, poiché li misteri della religione, soliti celebrarsi nella Chiesa in lingua latina da soli religiosi, si mettevano in bocca della plebe in lingua volgare, che era invenzione de’ luterani; raccordando che, quando non s’avesse alli primi tentativi rimediato, s’averebbe trovato in breve tutto Parigi luterano. Il re ordinò che fosse proceduto contra gli autori principali; nel che non si camminò molto inanzi, avendo ritrovato in quel numero Antonio re di Navarra e la moglie: ma fu proibita l’azione per l’avvenire in pena capitale.