Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. II, 1935 – BEIC 1916917.djvu/275

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libro quinto - capitolo v 269


e li vescovi sariano eletti dalli canonici, e li abbati dalli monasteri, e il re spogliato di una tanta distribuzione. Per il che a lui non rincresceva se non la perdita di quelle anime. Ma se Dio voleva castigarli de’ loro delitti e della loro infedeltá, egli non poteva farli altro.

Gionsero in Roma al principio di novembre altre lettere della corte cesarea, dove l’imperatore, se ben con parole generali, diceva che intorno al concilio, quanto alla persona sua, voleva fare quello che al papa piaceva; nondimeno ci aggiongeva che il tener il concilio fuori di Germania, o vero il continuare il concilio di Trento levando le suspensioni, non farebbe frutto, anzi ecciterebbe nei protestanti maggior odio, con pericolo anco che procurassero d’impedirlo con le armi, di che gli era pervenuto all’orecchie diverse trattazioni; sí come facendo un novo concilio vi era speranza d’indur molti di loro ad andarvi. Il che era causa di varie opinioni nei cardinali, vedendosi chiaramente che, non continuandosi il concilio di Trento, tutte le cose giá determinate si potrebbono chiamar vane e di nessun valore, non essendo state approvate da nessun pontefice.

Propose il papa la materia in congregazione, dove si consultò e se ne parlò longamente, senza che fossero dati li voti; e in un’altra congregazione, dimandati li voti, Carpi con longo discorso mostrò che bisognava al tutto continuar il concilio, levando solo la suspensione, il che fu confermato da Cesis e Pisano. Ma Trento, che seguiva, disse che in materia dove si tratta de summa rerum, piena di tante difficoltá, era meglio pensarvi un poco piú. E questa opinione fu seguita da tutti gli altri cardinali. E opportunamente la sera seguente gionse un corrier di Francia in diligenzia, con protesti che, non facendosi il concilio generale, il re non poteva impedir piú il nazionale: però che non bisognava pensar a Trento o ad altro luoco d’Italia, perché essendo giá tanti anni ricercato il concilio per li bisogni di Germania, e ora aggionto il pericolo di Francia, conveniva farlo in luoco comodo ad ambe le nazioni, altrimenti sarebbe vano se