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26 l'istoria del concilio di trento


Chiesa. E per quanto s’aspettava a conoscere se la transazione era legitima o no, avocava a sé la causa e deputava quattro cardinali, Parisi, Burgos, Polo e Crescenzio, per conoscerla, comandando a ciascuno che, pendente la cognizione, non attenti alcuna novitá, e dando termine un mese alli padri di Bologna e di Trento da produr le loro ragioni. E questo decreto lo fece ridur in scritto dal secretario consistoriale nella forma giudiciale solita della corte, con inibizione alli prelati di Bologna e di Trento di non innovar alcuna cosa, pendente la lite.

Della risposta del pontefice non bastò alli imperiali di ridersi per la distinzione ivi apportata di protestare non contra il papa, se bene inanzi il papa; ma ancora Diego replicò una nova protesta, dicendo aver da Cesare speciale mandato di protestare nella forma che usata aveva. E in Bologna, ricevuta la inibizione del pontefice, non facendosi piú reduzione de vescovi né congregazione de teologi, a poco a poco partirono tutti, fuorché li stipendiati dal papa, che non potevano farlo con loro onore. Quei di Trento non si mossero, cosí volendo Cesare, per mantenervi il segno di concilio e tenir in speranza li cattolici di Germania e in ufficio li protestanti, e acciò non restasse caduca la promessa fatta da loro di sottomettersi al concilio di Trento, per non esser quello in esistenza.

Il pontefice fece passar a notizia delli prelati rimasti in Trento la risposta data al Mendoza, e aspettò quindici giorni, se da lui o da loro fosse fatta qualche apertura che lo facesse giudice, come aveva disegnato. Ma vedendo che niente succedeva, scrisse un breve al Cardinal Paceco e agli arcivescovi e vescovi restati in Trento, a similitudine d’una citazione, nel qual dopo aver detto le cause che lo mossero ad intimar il concilio, e li impedimenti e dilazioni occorse nel congregarlo e l’allegrezza che ebbe vedendolo principiato (la qual anco s’aumentò per il felice progresso, mettendolo in speranza che in breve dovesse esser provveduto a tutti i mali della Chiesa), soggionse che altrettanta molestia riceveva dalli

contrari incontri: onde quando intese la partita dei suoi legati