Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/253

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libro ottavo - capitolo iii


piegando a contentarsi di qualche composizione, interponendosi tutti li altri ambasciatori e il Cardinal Madruccio, dopo molte difficoltá convennero che nelle ceremonie pubbliche non fosse dato piú né incenso né pace, sino alla risposta del re di Spagna. Il qual accordo dispiacque a molti, parte dependenti dal pontefice e che avevano cara quell’occasione per interromper il progresso del concilio, e parte anco che, sazi di star in Trento, né sapendo veder in che maniera il concilio potesse aver né progresso né fine, desideravano, per manco male, che fosse interrotto, acciò le discordie non si facessero maggiori. Certo è che il medesimo pontefice, avuto l’avviso dell’accordo tra gli ambasciatori, lo sentí male, per il medesimo timore che le discordie non si facessero maggiori e non succedesse qualche male; e li ministri spagnoli, che erano in Italia, tutti biasmavano il conte d’aver lasciato fuggir un’occasione tanto favorevole in servizio del re.

Sedata questa controversia, li legati, intenti al celebrar la sessione, instando il tempo, consultarono quello che si potesse fare per rimovere le differenzie. Fu proposto dal Cardinal di Lorena un partito, di ometter il trattar dell’instituzione de’ vescovi e dell’autoritá del pontefice, come cose nelle quali le parti erano troppo appassionate; e per quel che tocca ai vescovi, non parlar d’altro se non di quanto che s’aspetta alla potestá dell’ordine. Il che ad alcuni delli pontifici pareva buon rimedio, altri di loro non l’approvavano, dicendo che ciò sarebbe stato attribuito al pontefice, al qual non fosse piaciuto la formola ultimamente drizzata; e li principi averebbono potuto pigliar ammirazione perché la Santitá sua non sia restata contenta, essendogli attribuita la medesima potestá che aveva san Pietro; il che averebbe anco dato materia agli eretici di dire; oltre che gli spagnoli e francesi prenderebbono occasione di sperar poco che all’avvenire si potesse concordar insieme in cosa alcuna, dal che nasceriano infinite difficoltá ancora nelle altre materie; oltre che restava dubbio se il partito potesse sortir effetto, potendo da buon numero de’ padri esser ricercato che quei capi non fossero omessi, ma fossero dechia-