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l'istoria del concilio tridentino |
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nel populo; e di tutti questi mali attribuí la causa alla corruzione dei costumi, alla disciplina ecclesiastica rovinata, alla
negligenzia usata nel reprimer l’eresia e usar li rimedi instituiti da Dio. Voltato agli ambasciatori delli principi, gli raccordò che quello, che oziosi vedono ora in Francia, pentiti
tardi lo esperimenteranno a casa loro, se la Francia, cadendo,
con la sua mole dará nei luochi vicini. Con tutto ciò disse
restarci ancora rimedi: la virtú e indole del re, li consegli
della regina e del re di Navarra e degli altri principi, quali
non perdonano alla vita e all’avere; ma il principale esser
aspettato da quella sinodo, di onde debbe venir la pace di
Dio eccedente ogni senso. Del che essendo certo il re cristianissimo, mosso dall’osservanza verso quella sinodo, e per la molestia che sente per i dispareri della religione, due cose da
loro ricercava. La prima, che si fuggissero le nove discordie,
le nove e infruttuose questioni, e si procurasse suspensione
d’arme tra tutti li principi e stati. Che non si dasse scandolo
alli protestanti, con darli occasione di credere che la sinodo
piú tosto attenda ad incitar li principi alle armi e trattar confederazioni e leghe, che a servar l’unitá della pace. Che il re
Enrico primieramente l’ha stabilita, e poi il re Francesco II
continuata, e il presente re pupillo con la madre l’hanno
sempre desiderata: il che se ben è infelicemente successo,
convien però temer, come piú infelici, gli avvenimenti della
guerra; perché essendo posti tutti li stati del regno in pericolo di naufragio, uno non può l’altro aiutare. Onde desidera
che si tenga qualche conto delli sviati dalla Chiesa, condannandoli quanto si può senza offesa di Dio, e avendoli per
amici per quanto si può, e sino agli altari. La seconda richiesta comune al re con l’imperatore e gli altri re e principi, era che si trattasse della riforma dei costumi e della
disciplina ecclesiastica, mettendoci seriamente la mano. Al che
il re li ammoniva e scongiurava, per il Signor nostro Cristo
che verrá al giudicio, che volendo redintegrar l’autoritá della
Chiesa e retener quel regno di Francia, non voglino mesurar
gl’incomodi de’ francesi con li propri loro. Rallegrarsi che