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libro settimo - capitolo vi


congregati per servizio di Dio e camminavano con buona intenzione, se ben alcuni per un verso e altri per l’altro, e con andar dicendo diverse cose che servivano in parte per accordar le opinioni, ma piú principalmente per conciliar gli animi, fu causa che la congregazione si finí quietamente, e che tra il cardinale e il vescovo passassero parole di umanitá e reverenzia.

Il quarto giorno del mese di decembre disse il parer suo sopra la medesima materia il Cardinal di Lorena, e parlò a longo che la giurisdizione fosse data da Dio immediate alla Chiesa. Allegò li luochi di sant’Agostino (che le chiavi sono date a Pietro; non ad una persona, ma all’unitá; e che Pietro, quando Cristo gli promise le chiavi, rappresentava tutta la Chiesa; che se egli non fosse stato sacramento, cioè rappresentante la Chiesa, non gli averebbe dato Cristo le chiavi), mostrando molta memoria in recitarli formalmente. Passò poi a dire che quella parte della giurisdizione, che è connessa con l’ordine episcopale, li vescovi la ricevevano immediate da Dio: e dechiarando in che consistesse, specificò, tra l’altre cose, in quella contenersi la facultá di scomunicare; estendendosi molto nell’esposizione di quel luoco di san Matteo, dove da Cristo è prescritto il modo della correzion fraterna e giudiciale della Chiesa, con autoritá del separare dal suo corpo gl’inobedienti. Poi si diede ad argumentar anco contra questa opinione con diverse ragioni cavate dalle parole di Cristo dette a san Pietro, e della intelligenzia che gli dá in molti luochi san Leone papa. Addusse molti esempi de vescovi che tutta la giurisdizione avevano riconosciuto dalla sede apostolica; e parlò con tanta eloquenzia e in modo tale, che non si poteva far chiaro giudicio dell’animo suo. Disse di poi che li concili avevano l’autoritá immediate da Dio; allegò per questo le parole di Cristo che disse: «Dove saranno doi o tre congregati nel mio nome, io sarò nel mezzo tra loro»; e il concilio degli apostoli che ascrisse la resoluzione propria allo Spirito Santo; allegò lo stile dei concili di chiamarsi congregati nello Spirito Santo, e del costanziense che