Pagina:Sarpi - Lettere, vol.2, Barbèra, 1863.djvu/314

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306 lettere di fra paolo sarpi.

sarà però assai se Richer difenderà lo scritto suo confermandolo con più lunga trattazione, e rispondendo alle obbiezioni. Mi dispiace ben sopra modo lo scisma1 che veggo nascere tra i Riformati; e siccome non è ammessa la trattazione nel sinodo, così mi pare che si doveva impedir anco ogni altra privata, e far che Du Moulin non ascoltasse e non rispondesse.2 Si assopiscono più facilmente simili convenzioni col lasciar parlar una parte sola, che volendola convincere. Ma io ho estrema curiosità (non credo però vana) di saper lo stato della controversia. Mi conviene sentir dispiacere, poichè, per le cose di Saumur e per queste, li Riformati saranno all’avvenire poco in concordia.

Mi par un gran tentativo quello di monsignor di Reffuge3 negli Stati, il quale temo non tiri seco qualche cattiva conseguenza. Se V.S. intenderà che riuscita avrà avuto, la prego farmene parte. In fine, non può continuare l’amicizia tra le due corone, mentre che li Spagnuoli averanno modo di poter seminare il Diacatholicon.

Sento gran piacere che il signor Casaubono scriva contro Baronio, perchè avrà materia ed occasione di mostrar il suo sapere, e con utilità universale. Ho veduto il libretto di Du Val4 contra Richer, cosa di assai poco peso.


  1. L’antica ediz. ha: lo schismate.
  2. Era morto in quei giorni da un pezzo il celebre giureconsulto francese Carlo Du Moulin. Vuolsi, forse, qui alludere a Pietro Du Moulin, famigerato teologo protestante, che scrisse molte opere, e dovè egli pure ricoverarsi dalla Francia nativa nell’Inghilterra.
  3. Sospettiamo d’errore corso in rispetto a tal nome, nella stampa del 1673.
  4. Andrea Duval, dottore della facoltà teologica di Pa-