Pagina:Sarpi - Lettere, vol.2, Barbèra, 1863.djvu/382

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374 lettere di fra paolo sarpi.

basterebbe a tanto pagamento. Fa maravigliare come l’avo materno pretenda esser tutore di chi ha due fratelli del padre. Si dà fama che la vedova duchessa sia gravida; il duca di Savoia la vorrebbe appresso di sè, e li Spaguoli, sotto pretesto di mantener la pace tra quelle due case, la vorrebbono a Milano:1 cosa che nè a Mantova nè a Savoia piace. Non ho dubbio che il fine spagnuolo tende a far dichiarar il nuovo duca per loro: salto molto arduo. Si ritrova in Mantova il principe di Savoia,2 essendovi opinione, che possi nascer concordia tra loro, per non dar ingresso a più potente.

Del negoziato del vescovo di Bamberg in Roma non si dice niente. Ben è certo ch’egli farà tutta l’invernata in quella città, e dopo anderà a veder Napoli, per esser di ritorno: il che argomenta ch’egli abbia negozio di lunga digestione, e forse che s’aspetti risposta di Spagna. Certa cosa è che l’imperatore è papista se mai alcuno fu, non per fede, ma per fine temporale; ch’è peggio?

È avviso certo qui, che da’ Turchi sia mandato un Chiaus all’imperatore, e che dopo la partita di quello di Costantinopoli, siano messe guardie all’ambasciatore cesareo. Quello che il Chiaus porti, non si sa certo, ma si tiene che sia una assoluta protestazione che non s’impedisca nelle cose di Tran-


  1. Ed ecco la libertà di cui godono i principi; onde chi pensa, potrà meno maravigliarsi di quella loro connaturata inclinazione a tiranneggiare ed opprimere gli altri.
  2. Anche di quest’andata della duchessa Margherita a Mantova, della finta o supposta sua gravidanza, della contesa tra l’avo materno e gli zii paterni per la tutela della fanciulla Maria, c’informa il Muratori nel luogo citato alla pag. 363, nota 2.