Pagina:Satire (Orazio).djvu/67

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95Spruzza a stille su i cavoli, non parco
Sol di svanito aceto; e ciò quand’anche
Festeggia in bianca vesta i nuziali
E i natalizj ed altri dì solenni.
Or a qual vitto appiglierassi il saggio?
100E qual de’ due l’imiterà? Dall’una
Parte il lupo l’incalza, il can dall’altra.
Uomo pulito è chi non move a schifo
Con un sordido vitto e nelle spese
Tiensi lontan dall’uno e l’altro estremo.
105Questi co’ servi, come il vecchio Albuzio,
Crudo rigor non userà nell’atto
Che gli ufizj comparte, e neppur, come
Nevio balordo, a’ convitati l’acqua
Bisunta porgerà; fallo non lieve.
110Ascolta ora quai beni e quanti arrechi
Un frugal vitto. Primamente ei sano
Viver ti fa. Quanto nocivi all’uomo
Sieno i diversi cibi, a te ben noto
Sarà, se ti sovvien come talora
115Buon pro ti fece una vivanda sola.
Ma quando hai misto insieme arrosto e lesso,
Conchiglie e tordi, tutto ciò che è dolce
Si cangia in bile, e un’indigesta flemma