Pagina:Satire (Orazio).djvu/82

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Sano di testa? ― Chi non è stordito.
― E l’avaro com’è? Stordito e insano.
― Chi non è avaro, è poi di mente sana?
― Mai no. ― Perchè? ― Risponderò in quel modo
240Che Cratero farebbe. Havvi un malato
Che non ha duol di fegato. Sta bene
Forse per questo, e può di letto uscire?
No, ti dirà, perchè da male acuto
Son le sue reni tormentate o i fianchi.
245Sordido il tal non è, non è spergiuro.
Sveni un majale a’ suoi benigni Lari,
Ma perchè è pien d’ambizion, d’ardire,
Spieghi pur verso Anticira le vele.
Che differenza è tra ’l gittare il suo
250In cupo abisso, e il non usarne mai?
Il facultoso Servio Oppidio avea
Due poderi in Canusio, e tra due figli,
Che al suo letto chiamò vicino a morte,
Gli ripartì dicendo: Io da gran tempo
255Te, Aulo, ho visto dissipar le noci,
E giocarle e donarle a larga mano,
Te, Tiberio, contarle ad una ad una,
E affannoso riporle in qualche buca.
Quinci ho temuto non di voi s’indonni