Pagina:Scali. Viaggi di solo ritorno.pdf/7

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accende una sigaretta mentre uno di fianco impreca. Ha i capelli dipinti a mano libera, tante rughe sulla fronte, non distinguo il distintivo all’occhiello della giacca. Seguo con lo sguardo la linea lieve del fumo che taglia in due il vetro del finestrino: così intravedo il mio albergo, la mia camera di qualche ora fa, accanto alla stazione. Quella figura dietro ai vetri che potevo essere io, guarda il mio treno ormai da un quarto d’ora. Sembra una signora, dormirà nel mio stesso letto come me che ora so di essere sul suo stesso treno.




CARLO CECCHI