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Ad un Canonico


     Quattro versi soltanto vi scrivo
Onde, amico, sappiate ch’io vivo
Ancor gaio e brillante, e che un poco
In quest’ora mi resta di foco,
Benchè alcuni mi vogliano vecchio,
Ma di spirito mai non invecchio;
Varie nuove vi debbo avanzare
A voi tutte gradevoli e care,
Perchè tutte con aura gioconda
Sien del vostro amor proprio a seconda.
Si discorre che presto sarete,
Non più solo canonico e prete,
Ma che il Papa vuoi farvi Prelato,
Assegnandovi un buon vescovato;
Voglio dire una mensa sfoggiata
D’otto mila annui scudi d’entrata,
E sappiamo da certo canale
Che di più vi vuol far Cardinale.