Pagina:Schiaparelli - Scritti sulla storia della astronomia antica, II, 1926.djvu/317

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pubblicata dal prof. m. cantor 307

edizione postuma1 dimostrano, che già la storia minore sarebbe riuscita per sè un’opera assai importante, e tanto più fecero deplorare che Hankel non abbia potuto por mano all’opera più estesa.

Ad Hankel succede ora nel difficilissimo arringo il nostro socio corrispondente prof. Cantor. Poche persone possono con diritto pari al suo aspirare a raccogliere una così pesante eredità. Da trent’anni circa egli ha rivolto a questa materia le sue cure, ed oltre ad un numero considerevole di scritti minori raccolti per la maggior parte nella sezione storica del giornale matematico di Schlömilch, ha pubblicato due opere sull’argomento dove sono trattate le più difficili questioni della matematica antica e di quella del Medio-Evo2. Per evitare la causa principale dell’insuccesso da altri incontrato, il professore Cantor fin da principio stabilì di limitare rigorosamente la sua trattazione alle matematiche pure, le quali appena occupano un terzo dell’opera di Montucla. Ristretto così il campo, la materia divenne più uniforme e più facile a dominare; ma in compenso la quantità di nuovi fatti e di nuovi studi, dei quali l’Autore ha dovuto render conto, ha dato alla sua narrazione un’estensione molto maggiore che quella di Montucla non avesse3. Un tale aumento di fatti e di notizie si poteva prevedere in parte; ma esso è riuscito maggiore dell’aspetta-

  1. Zur Geschichte der Mathematik in Alterthum und Mittelalter. Leipzig, Teubner, 1874. 8° gr. L’insieme di questi frammenti costituisce una storia compendiosa abbastanza continua delle matematiche pure dalle origini fino al 1550; unica lacuna importante essendo quella che riguarda la geometria dei Greci del periodo classico, da Euclide alla fine della scuola d’Alessandria.
  2. Una sono i Mathematische Beiträge zum Kulturleben der Völker, Halle 1863, 8.° L’altra è intitolata Die Römischen Agrimensoren, und ihre Stellung in der Geschichte des Feldmesskunst. Leipzig, Teubner, 1875. Di quest’ultima ho dato conto all’Istituto nell’adunanza del 13 gennaio 1876. Vedi lo scritto XV del presente tomo.
  3. Infatti mentre nell’opera di Montucla la storia di tutte le matematiche pure e miste dalle prime origini fino al cominciare del secolo XIII occupa 500 pagine, di cui circa 200 consacrate alle matematiche pure, nel libro del Cantor la sola storia delle matematiche pure durante l’uguale intervallo assorbe 784 pagine press’a poco equivalenti. E si noti, che l’esposizione del Cantor è in generale assai meno diffusa di quella del suo predecessore, il quale abbonda di digressioni e di discorsi non intieramente necessari allo scopo.