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mutate condizioni d’ambiente e sia così ridotto allo stato potenziale sotto forma di accumulazione mnemonica, non potrà più riattivarsi completamente e permanere attivo in istato stazionario se non nel caso che l’ambiente, tanto esterno che interno, torni esattamente e totalmente nelle condizioni stesse in cui era (piando lo stato fisiologico stesso veniva da esso determinato. Così, il sistema fisiologico d’un infusorio, che abbia vissuto sin’ora ad una data temperatura o in una soluzione d’un dato tenore salino, costituirà, trasportato che sia l’animale in condizioni ambientali diverse, una tendenza affettiva verso l’ambiente antico; e questa tendenza si manifesterà colle reazioni negative dell’animaletto ad ogni cambiamento ambientale che lo allontani vieppiù da tale ambiente antico e colle reazioni positive ad ogni cambiamento che invece ve lo avvicini (Jennings); ma lo stato fisiologico originario non potrà riattivarsi completamente e mantenersi normalmente attivo se non (piando l’animale, grazie ai suoi movimenti, sarà riuscito a tornare effettivamente nell’ambiente preciso di prima. Parimente, l’impoverimento delle sostanze istogeneticbe nel sangue, che impedirà la continuazione dello stato metabolico stazionario fino allora attivo, darà luogo alla tendenza affettiva della fame e a tutti gli atti di ricerca e di prensione del nutrimento che ne derivano; ma lo stato metabolico normale non potrà ristabilirsi completamente se non quando la fame sia stata «soddisfatta», cioè a dire se non (piando gii atti di ricerca e di prensione del nutrimento ed i processi digeritoli del medesimo abbiano ricondotto l’ambiente interno del sangue allo stesso tenore di prima di sostanze istogeneticbe.

Come per tutte le evocazioni mnemoniche in genere, basta però anche una piccola frazione d’una data antica coudizione ambientale complessa, se non a «soddisfare», tuttavia a «svincolare» la tendenza affettiva relativa a quest’ultima. Ed è per questo che le sensazioni, in (pianto rappresentano rapporti ambientali parziali, costituiscono le «svincolataci» per eccellenza delle tendenze affettive. Ma sotto questo rispetto notevole è la differenza fra i sensi «non a distanza» (non-distance-receptors) e i sensi «a distanza» (distance-receptors), sulla quale giustamente insiste lo Sherrington, e massima è l’importanza del passo filogenetico quando dai primi si sono a poco a poco formati e sviluppati i secondi.

I sensi «non a distanza», o di immediato contatto, per