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fosse questo stato di tendenza affettiva «in sospensione» tipico dell’attenzione, e come mai tutti quei movimenti, cui avrebbe dato luogo di per se l’affettività primaria, si arrestassero «allo stato nascente», mentre, ove quest’ultima fosse stata la sola ad essere attiva, avrebbero dovuto arrivare senz’altro a compimento.

Ma in mille altre occasioni, oltre che in questa ora esaminata di un’attivazione troppo affrettata del rispettivo «consummatory act», i sensi a distanza fanno nascere di contro a un’affettività primaria un’altra antagonista, che si oppone durante un certo tempo all’esecuzione completa della prima per gli effetti spiacevoli non previsti che ne derivarono talvolta nel passato. E ovunque e sempre sorga un antagonismo affettivo di tale sorta, subito si ha senz’altro un corrispondente stato d’attenzione; sì come, viceversa, non si ha stato d’attenzione senza un simile antagonismo affettivo. Basta, infatti, soffermarsi ad esaminare un po’ accuratamente alcuni casi fra i più tipici, scelti appositamente il più possibile diversi fra loro, per vedere subito, in ogni e qualsiasi stato di attenzione, quest’antagonismo affettivo all’opera.

«Un pulcino di soli due giorni, scrive il Lloyd Morgan, aveva imparato a beccare pezzetti di tuorlo d’uovo. Allora tagliai dei pezzetti di buccia d’arancio circa della medesima grandezza di quelli di rosso d’uovo, e uno di questi fu subito preso, ma tosto rilasciato con scuotimento della testa. Presone un altro, lo tenne per un momento nel becco, ma poi lo gettò via strofinandosi alla base del becco. Questo bastò e non fu possibile indurlo di nuovo a beccare alcun frammento di buccia d’arancio. Questo materiale fu allora rimosso e sostituito coi pezzetti di rosso d’uovo, ina essi non vennero neppur toccati, probabilmente perchè creduti di buccia d’arancio. Dopo qualche tempo, il pulcino guardò con esitazione i pezzetti di tuorlo e cominciò a toccarli col becco senza prenderli. Finalmente ne beccò uno, lo prese e lo inghiottì»1.

Qui dunque vediamo il primo atto d’attenzione compiuto dal pulcino appena nato derivare dal contrasto dell’affettività primaria pel rosso d’uovo colla sua antagonista, suscitata dal ricordo penoso dei risultati ottenuti colle beccate

  1. Lloyd Morgan, Habit and Instinct, New York, Arnold. 1896, pag. 40-41.