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DI M E D I C I N A. 141
come per i senni. Vale parimente alla rogna, et alli infiati con rossore; alla tigna secca, et in ultimo per levare quelli estremi dolori delle moroide,veramente che è cosa miracolosa, e molte volte provato, untandole di fuori con detto unguento.
Acqua molto nobile e necessaria a ogni persona, che fa bianchi, e rafferma i denti che si dimenano, incarna le gengie, e leva il puzzore cagionato nella bocca da qual si voglia cagione. Cap. XXIIII
PEr essere il dente cosa molto necessaria,
si al decoro, come all'utilità della vita nostra,
ho voluto al presente per conservatione di essi
cagionar alquanto, acciò quelli, che haveranno
difetto di vivande non habbino almeno difetti
di denti. A volerli nunque conservare, Pigliare
libre due di sale commune bianco tritto, e libra
una di alume di rocca, fatta polvere, se vi
metterete tanto alume come sale, e sarà più
gagliarda: e se due parti d'alume, e una di sale,
gagliardissima, mescolato che haverete l'un con l'altro,
mettete ogni cosa in una storta di vetro ben
lutata, con luto di creta e pelo, e posta sopra il fornello
con il suo recipiente, datele sotto fuoco di carboni
a poco a poco, crescendolo per un'hora, poscia
per due altre hore, overo tre continouate,
e fate sia sempre rosso, et infuocato il fondo del-
la
Modo di fare detta acqua.