Pagina:Senofonte.djvu/317

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tare a cavallo: e di ragione acquisterai non picciola lode se troverai un maestro che insegno lor questo. Ma se eserciterai quelli che sono di maggiore età, all’usanza Persiana di ajutarsi l’uno l’altro mettersi a cavallo, anco ciò ti gioverà assai. Se anco per brama che i cavalieri ti servano in che sito esser si voglia, ti paresse che il farne spesso la mostra, benche non ci sia sospetto di guerra, fosse cosa troppo insopportabile; farà di mestiero che tu ricordi loro a non star oziosi; ma ad esercitarsi ed uscir fuori alla campagna, spingendo i cavalli a tutta briglia in ogni sorte di luogo; perche questo ti gioverà tanto come se facessi la mostra: e nondimeno il peso sia men grave. Nè sarà fuor di proposito dar ad intendere a’ cavalieri che la città nostra fa grandissime spese d’intorno questa cavalleria con gravezza di quattrocento Talenti [Due milioni, e novecentosettantasette lire moneta piccola veneta; ovvero lire 1488000 di Francia; o pure Fiorini 595200 d'Alem.] all’anno dal più al meno, a fine di non provvedersi allora solamente di cavalleria, quando la guerra sta per rompersi; ma per averla apparecchiata e valersene incontinente. Perche se discorreranno fra se medesimi d’intorno questo, non è dubbio che essi non mettano ogni esquisita diligenza ad esercitarsi nelle cose di cavalleria; accioche in occasione di guerra possiamo valerci di loro ben ammaestrati per la patria, per la gloria e finalmente per la conservazione di noi medesimi. Gioverà similmente far sapere a’ soldati che tu hai da guidarli per ogni sorte di luoghi. Nè sia male, quando si eserciteranno al correre, e dalle scaramucce condurli ora in un luogo, ora in un’altro; ma sopra tutto a’ cavalli sarà di grandissimo giovamento il lanciar l’armi a cavallo. Appresso ciò io son di opinione che molti si metteranno all’arte del soldo, se farai intendere a’ Condottieri che di necessità debba venir occasione che ognuno faccia la mostra de’ lanciatori della sua compagnia; perche tutti faranno ogni opra di dar a servizio della Repubblica quanti più lanciatori potranno. Sarà oltre di questo in arbitrio de’ Condottieri di giovar assai, facendo che i cavalieri si armino onoratamente. E però bisogna dar loro ad intendere che saranno riputati molto più, comparendo guerniti splendidamente negli occhi di tutta la città, che solamente facendosi vedere secondo il lor uso ordinario vestiti. Et è da credere che tutti coloro che si daranno ad intendere che sia così, li quali tirati da desiderio d’onore brameranno qualche condotta. Si possono parimente armare nel modo che comanda la legge, di maniera che non spendendo cosa alcuna delle lor paghe, stringano anco gli altri per vigor della medesima legge ad armarsi. Ma per far che i cavalieri obbediscano a quanto vien loro comandato, egli torna a pro-