Pagina:Senofonte.djvu/323

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gli amici, e tendiamo delle insidie agl'inimici; e che i nostri, essendo occulti, siano men sottoposti agl'inganni, e rendano maggiore spavento agli avversarj. Perche saper che in alcun luogo ci siano guardie; ma non saper dove siano, nè quante siano; questo non lascia che gli animi si fidino; anzi fa che stiano sempre in sospetto ovunque vanno. Ma le guardie palesi danno indizio aperto o di timore, o di confidenza. Si potrà parimente,disponendo in luoghi occulti gli aguati, inviar innanzi alcuni pochi li quali tentino gl'inimici, e li tirino nell'imboscata. Giova anco ad ingannar gl'inimici, lasciar vedere un corpo di soldati dietro l'imboscata, come se facessero la guardia palesemente; perche non altrimenti questa maniera inganna gl'inimici di quella che ho raccontata pur ora. Ma egli è offizio di Capitano eccellentissimo non si metter mai volontariamente a rischio alcuno se prima egli non ha ben investigato di dover vincere, e di qualche danno agl'inimici; perche il compiacere a' desiderj degli avversari, piuttosto è un tradir i compagni che valore. Offizio di buon Capitano è similmente assaltare gl'inimici in quella parte delle lor genti che è la più debile dell'altre, ancorche ella fosse la più lontana. E se gl'inimici camineranno in alcun luogo per paese pacifico ed amico, quantunque siano molto superiori, nondimeno gioverà assai assaltarli principalmente in quelle parti dove essi avevano men sospetto. Si soccorreranno ancor l'uno e l'altro insieme; perche quando una parte si ritira, l'altra che spinge innanzi e si dirizza ad un'altro verso all'assalto, travaglierà gl'inimici e conserverà i suoi. Nè vi è dubbio alcuno, come già molto tempo si è veduto per prova, che giova grandissimamente investigare col mezzo delle spie le forze e disegni degl'inimici. Ma il miglior partito a parer mio che noi possiamo prendere sopra tutti gli altri è questo; che noi tentiamo solamente quelle cose nelle quali possiamo vedere, e considerare sicuramente che gl'inimici facciano errore.E quando si possa levar loro alcuna cosa di nascosto, bisogna mandar uomini atti a questo affare; e quando è conceduto il rubare, mandar chi rubi. Ma se per avventura, mentre gl'inimici caminano a qualche verso, lasciano alcuna cosa addietro per trovarsi deboli di forze, ovvero una parte di loro per troppa confidenza si separi dall'altra; bisogna sapere anco questo; che il più debole non fa mai altro che machinar qualche inganno al più possente. Della qual cosa ognuno può venir agevolmente in cognizione, se avvertirà a questi esempj; perche anco quegli animali che son da men degli uomini di consiglio e d'intendimento, come i nibbj, possono