Pagina:Serao - All'erta, sentinella!, Milano, Galli, 1896.djvu/375

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o giovannino o la morte 361

tutto. Anche la matrigna, credilo, è una buona donna. Con noi si è condotta benissimo. Di che ti puoi lagnare? E i suoi interessi, capisci, figliuola mia, i suoi interessi sono nostri. Capiscilo una volta, cara, stupida mia, noi dobbiamo ereditare da lei. E d’altronde poi, se vi è della gente che ha bisogno d’impegnare quanto possiede, qualcheduno glielo deve pure impegnare, nevvero?

— Non dir così... — mormorò lei, esausta.

— Non lo dico. Ma quello di badare ai nostri interessi, cuor mio, non me lo puoi rimproverare. Sai qual è la mia sola paura? È che la tua matrigna si rimariti. Allora staremmo freschi!

Ella lo guardò nell’ombra.

— Ma non lo farà, credo, — soggiunse subito lui, per temperare l’effetto delle sue parole. — È già di età, è una buona donna, bisogna pigliarla per il suo verso. Sei calma, ora?

— Sì.

— Mi vuoi bene?

— ... Sì.

— Credi che io te ne voglio, tanto, tanto?

— ... Sì.

— Mi dai un bacio?

Era la prima volta che lo chiedeva. Ella fece un passo indietro, appoggiandosi allo sportello del pozzo e disse:

— No!