Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu/151

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sacrilegio 149


sulle spiaggie, nelle strade, nei teatri: dove ci era un ricordo, vollero deturparlo. Rifecero la via della passione, senza passione: rifecero la via dell’amore, cambiandola in via crucis. Erano ebbri del loro peccato, ammalati, agonizzanti: stracciarono le lettere, dispersero i ricordi, spezzarono i ritratti: presi dalla follia della distruzione. Fino a che, una sera, egli le disse:

— Voglio che mi baci come l’altro.

— Vattene, vattene — strillò lei. — Io non t’amo, vattene; io non posso amarti, vattene; io ti odio, vattene.

Lui la odiava, nell’intensità dello sguardo.