Pagina:Serao - Gli amanti.djvu/241

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La piccola Maria 231


felicità, che pare voglia infrangere l’umana natura cui è dato arrivarvi: qui, solamente, egli aveva inteso che la esistenza non è un gretto e miserabile volger di giorni, ma che ha una sublime ragione di essere, quando l’amore la nobilita e la slancia nelle armonie infinite, dove l’anima trascina e purifica i sensi! Quante donne erano passate, nella sua vita? Tre, quattro forse; e anche egli le aveva amate, forse. Dove erano questi glaciali fantasmi? In quale tomba erano spariti? Qual nome portavano? Egli non se ne ricordava più. Già, le aveva dimenticate subito, come Maria gli era apparsa e piaciuta. E invece lei, lei, perfida e crudele, lei che egli non vedeva da un anno, lei che lo fuggiva, beffandosi di lui, era così trionfante, ancora, sempre, non nella memoria soltanto, non nelle testimonianze del passato solamente, ma nel presente, ma in quel minuto, che a lui bastava vedere l’angelo dal fine sorriso, sulla fotografia, per fremere di amore desideroso; e bastava di vedere la traccia della sua testina sul raso abbassato del cuscino per sussul-