Pagina:Serao - Piccole anime, Milano, Galli, 1890.djvu/136

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134 perdizione


— Dopo cinque minuti, papà.

— È troppo poco.

— Allora dopo cinque giorni, papà. M’ha sgridato ed io ho pianto. La colpa era del cerchio e della palla e li ho bastonati. Riccardo è salito in carrozza con noi. Allora hanno abbassate le tendine e non vedevamo più la strada. Siamo scesi a Ripetta, papà, ma prima Riccardo ha baciato mamma sul collo. Perchè lo ha fatto, papà?

— . . . . . . . .

— Noi siamo andati via e lui è rimasto in carrozza. Ma perchè lui bacia la mamma sul collo? Lui non è il mio papuccio bello; lui non è Mario, la mummietta bella, per baciare la mamma. Digli che non lo faccia più, papà.

— Glielo dirò, figlio mio.

La madre aspettava il bimbo sul pianerottolo, tendendo l’orecchio al rumore dei passi.