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212 | i capelli di sansone. |
“Ho una cambiale di mille lire da pagare, domani.”
“E non avete i quattrini?”
“No,” e un singulto ruppe il petto del poeta.
“Non importa, non importa,” mormorò ella carezzevolmente, “le cambiali non pagate sono protestate.”
Nella notte, innanzi a Chérie, nel biancore lunare, il poeta piangeva.