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Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/187

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novella xl 187


E fatto tale voto, fue di piacer di Dio i loro voti esaldire, che non molto tempo passò che ciascuna delle preditte donne del suo marito ingravidò, e doppo il portato di nove mesi le donne parturinno ciascuna un fanciullo maschio. Di che li padri e le madri contentissimi li preditti fanciulli deliberonno a Roma condurre per far ciascuno il suo cristiano per mano del papa. E col nome di Dio Tobia cavalieri con buona compagnia di Borgogna col figliuolo si mosse per andare a Roma, essendo già il fanciullo di ii anni.

Il conte Ricciardo tedesco, avendo veduto che Idio li avea prestato uno figliuolo, dispuose il voto volere oservare: e della Magna si mosse, avendo il figliuolo circa mesi xxviii.

E ciascuno caminando, fu piacer di Dio che uno giorno innella città nostra di Lucca si trovonno in uno medesmo albergo insieme. Narrando il cavalieri Tobia al conte Ricciardo perché quine era et u’ andar dovea, e mostrato il fanciullo che per voto Idio li avea prestato, lo conte Ricciardo, che per simile atto di casa sua mosso s’era, e mostrato il suo fanciullo, diliberonno insieme andare.

Or che diremo della potenzia di Dio? Ché i fanciulli di ii anni, come si videro esser insieme, mai non volsero mangiar né bere né dormire se non che quello che facea l’uno l’altro seguia; e più volte provati dal padre, trovonno così era, intanto che fu di necessità che l’uno e l’altro in uno medesimo letto dormissero e innel camino in uno lettuccio fusseno portati. E più, che convenia che in una medesma tazza mangiassero e bevessero, e d’una medesima vivanda: e sopra l’altre meraviglie che il padre di ciascuno avea li parea questa. E così caminarono a Roma.

E fatto noto al santo padre che a lui voleano parlare, il santo padre dando loro audienza davanti a sé li fe’ venire dicendo loro quello voleano. Lo conte e ’l cavalieri disseno che per certo credeano lui esser in terra vicario di Dio: «A noi è di bisogno che quello che Idio ci ha prestato tu lo facci di grazia ripieno; cioè che ti piaccia du’ nostri figliuoli battegiare acciò che possano la gloria celeste possedere e per la santa fé combattere». Il papa vuole sapere la cagione e perché si sono mossi. Loro tutto contonno. Lo papa, udendo, disse che a lui piacea, e comandò che