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LA SITUAZIONE NEL 1866. 5

incontra un nemico superiore di forze ed in posizione di combattimento, l’esito non può che essere sfavorevole. Sirtori si ritirò pure su Valeggio.

Il comandante del corpo d’armata Durando, chiamò prontamente la gran riserva d’artiglieria, comandata dal colonnello Bonelli, e questi collocò così bene le sue batterie a Monte Vento da fermare il nemico. Giungeva pure la brigata Aosta, spedita a Valeggio dal generale Pianell. Colle poche truppe, rimaste ordinate, delle divisioni Cerale e Sirtori, si organizzò una difesa superiore all’attacco. Il generale Durando, mentre disponeva in prima linea ogni cosa, fù ferito gravemente alla mano destra, e dovette cedere il comando al generale Sirtori, ma occorse lunga lacuna prima che Sirtori fosse informato di tale cessione, quindi naturale incertezza nel dare e diramare gli ordini.

Il generale Brignone partito da Pozzuolo, passando per Valeggio, si era portato alla Gherla. Di lì si avanzò per occupare Custoza, e portarsi quindi a Somma Campagna. La sua marcia fù più ordinata, ma egli incontrò il nemico ottimamente disposto in difesa, ed al quale giungevano continuamente rinforzi. Lottò valorosamente per avanzare. Egualmente lottò il generale Govone giunto colla sua divisione alla destra di Brignone. Ma la difesa fù superiore, per forze e per posizioni, all’attacco. Brignone e Govone dovettero retrocedere, sostenuti nella ritirata dalla divisione Cugia, speditavi dal generale Della Rocca comandante del Corpo d’armata, che l’aveva dapprima destinata a marciare su Staffalo, e mandò l’ordine al generale Bixio di portarvisi colla sua divisione.

La divisione del Principe Umberto, pernottato il 23 a Roverbella, aveva ricevuto l’ordine di portarsi davanti a Villafranca, e fermarvisi in osservazione verso Verona. Conviene qui notare che i generali di divisione nulla sapevano l’uno dell’altro.

Un uffiziale dello Stato maggiore del generale Bixio venne, dopo assai lungo tempo che stavasi in linea di battaglia davanti a Villafranca a informare il Principe che il generale Bixio si trovava a Gaufardine. È probabile che il generale Bixio volle dire che s’avvierebbe su Staffalo, passando per Gaufardine, e l’uffiziale confuse il futuro col presente.