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LA SITUAZIONE NEL 1866. 7

nanza, un cavallerizzo, e quattro palafrenieri, seguì il movimento. Anche il generale Lamarmora con due ufficiali d’ordinanza e due guide, si avanzò colle truppe.

Tutti due non ascoltando che la spinta di marciare al fuoco, si trovarono separatamente in prima linea, nè poterono giudicare con mente calma, su rapporti ricevuti dai vari corpi, la situazione del momento e le varie fasi del combattimento.

Al Re che trovavasi alla Gherla, quando Brignone si ritirava su Valeggio, venne riferito che il Principe Amedeo, comandante una brigata di quella divisione, era caduto sul campo di battaglia ferito mortalmente. V’era la ferita grave al petto, ma erasi potuto portare il Principe in salvo. Quasi nello stesso momento, veniva la voce da Villafranca che il Principe Umberto circondato dalla cavalleria nemica era in pericolo di essere fatto prigioniero. Anche qui erasi peggiorato il caso, poichè se v’era stato pericolo, ora erasi dileguato.

Vittorio Emanuele commosso da tali notizie, e vedendo le truppe che si ritiravano da Custoza, pensò alla ritirata, forse ne fece parola, non diede però alcun ordine, aspettando di conoscere le disposizioni che avrebbe dato il capo di Stato maggiore Lamarmora. Ma questi ingolfatosi in prima linea, per aiutare colla perfetta sua conoscenza del terreno1 i movimenti delle divisioni di Brignone, e di Govone a Belvedere, Custoza, e Monte Croce, nulla sapeva di quanto si passava altrove, forse non credeva che vi fosse combattimento, o si affidava alle disposizioni che darebbero il Re ed i comandanti di corpo d’armata.

La ritirata di Sirtori da Valeggio, quella conseguente di Brignone a Pozzuolo, consigliarono a Govone, la cui divisione aveva pure sofferto perdite, di ritirarsi a Quaderni, e successivamente a Cugia e Bixio di pensare piuttosto alla ritirata che all’avanzare.

Il generale Della Rocca, vedendo la sua sinistra scoperta, e cono-

  1. Il generale Lamarmora prima del 1843 aveva assistito per molti anni alle manovre che gli Austriaci ripetevano annualmente nel territorio del Quadrilatero. Conosceva quel terreno palmo a palmo, e me lo fece conoscere quando nel 1848 ero presso di lui. Nel 1869 potei apprezzare il vantaggio di conoscere quel terreno.