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LA SITUAZIONE NEL 1866. 11

aver conferito. Il Re era a Cremona. Si decise di far attaccare Borgoforte nel doppio scopo, offensivo contro Mantova, difensivo perchè s’impediva un attacco di fianco sulle truppe le quali dall’Oglio si portarono nel Ferrarese; la fanteria per ferrovia, l’artiglieria e cavalleria per strada rotabile. Il quartier generale si trasportò a Ferrara.

Il 3 luglio succedeva la battaglia di Sadowa, ed il 5 luglio il Moniteur annunziava ufficialmente che l’Imperatore d’Austria cedeva il Veneto a Napoleone, ed accettava la sua mediazione per ricondurre la pace fra i belligeranti. L’Imperatore dei francesi si era affrettato di rispondere a questo appello, e si era indirizzato immediatamente ai Re d’Italia e di Prussia perchè concludessero un armistizio. Napoleone condividendo l’opinione generale, riteneva che i Prussiani sarebbero battuti dagli Austriaci, e questi da noi. Aveva combinato in tal caso, di aiutare i Prussiani, chiedendo loro in contraccambio la frontiera del Reno e far cedere il Veneto dall’Austria, minacciandola d’unirsi a noi, come nel 1859. Custoza e Sadowa mutando le previsioni, mutarono pure gli intendimenti di Napoleone.

L’Austria aveva subito accettata la proposta d’armistizio. In tal modo si rendeva favorevole Napoleone, e rendendo francese quel Veneto che sapeva pure di dover perdere un giorno o l’altro, ne poteva ritirare le truppe e rinforzare l’esercito del Nord.

Bismark, risoluto nella prudenza, come lo era stato nell’arditezza, si dichiarò pronto ad accettare le proposte di Napoleone, prima però di firmare l’armistizio chiedeva si determinassero i preliminari del trattato di pace. Intanto le truppe prussiane avanzavano con continui successi, per far valere la sua massima del uti possidetis. Lasciava pure credere che non si parlerebbe dei Stati germanici del Sud, i quali, non entrando nella confederazione del Nord, rimarrebbero sotto l’influenza della Francia.

In Italia la proposta francese produsse dolorosa impressione. Si voleva riparare all’onore delle armi, e si riteneva umiliante di ricevere il Veneto come un regalo di favore dato da Napoleone. Oltrecchè si era inquieti sulla portata delle parole di Napoleone allusive alla cessazione del Veneto: mediante un accomodamento con me, sul quale sarà